Mafalda (20-04-2004)

Giugno 2004. Eravamo in vacanza in Sicilia. Mafalda come Dumbo è stata recuperata in terra sicula nella stessa vacanza. Penso di non aver mai visto una gattina in condizioni così disperate a solo un mese e mezzo di vita. Era color asfalto, quasi un tutt'uno con la strada. Sporca e impolverata dalla polvere dell'Etna. Stavo facendo una passeggiata a piedi per Valverde. Passai vicino a un portone e la vidi all'angolino. Una micro gattina arrotolata su se stessa, immobile, quasi invisibile. Mi avvicinai, lei alzò la testolina e con gli occhi incollati dalle croste, mi chiese aiuto miagolando. Non potevo prenderla in braccio, era evidente che avesse dei fortissimi dolori e forse qualcosa di rotto. Tornai  a casa correndo, presi una scatola di cartone con dentro un asciugamano e tornai a recuperarla. La raccolsi delicatamente e la adagia all'interno e la portai a casa, dove già qualche giorno fa si era accasato Dumbo. Il giorno dopo la portammo dal veterinario. Poverina dal dolore stringeva in bocca un lembo dell'asciugamano così forte che non riuscimmo a staccarla dal suo asciugamano.

Aveva il femore rotto, un'infezione molto grave all'addome, era divorata dai vermi intestinali. Abbiamo iniziato la cura sperando che riuscisse a superare i primi giorni. I gatti siciliani sono forti, tenaci e con una sopportazione del dolore incredibile e così piccola Mafalda si salvò. Qualche giorno dopo saremmo dovuti ripartire per Roma. Le vacanze erano finite. Mafalda non poteva viaggiare, era ancora troppo malata e debole. Trovai un gattile a pagamento che la ospitò e la curò. Li rimase per 3 mesi. Trattata benissimo ma forse spaventata da altri gatti ha sviluppato un carattere diffidente e pauroso. Ricordo che quando venne adottata dai genitori di mio marito, visse per un anno dietro la lavatrice e nei cassetti del bucato terrorizzata da tutti e dalla gatta già presente in casa. Dopo 7 anni di vita sicula, l'abbiamo ripresa noi e adesso vive in casa protetta e tranquilla.