Perchè il gatto mi morde mentre lo sto accarezzando

È una situazione che noi gattofili conosciamo bene: stiamo accarezzando Micio che, appagato e rilassato, emette rumorosissime fusa; di punto in bianco, con uno scatto felino, ci morde lasciandoci un bel ricordino a forma di zanne sulla mano.
Questo comportamento è stato ribattezzato dagli americani “Petting and biting Syndrome” (ossia, sindrome del morso e della carezza, n.d.r.). Negli ultimi anni, si è provato a fornire una spiegazione; il risultato sono state 4 ipotesi:

1) etologia: sappiamo bene che al gatto non piacciono le costrizioni. Questo comportamento, quindi, può essere interpretato come una reazione di difesa; probabilmente si spaventa perchè si sente in trappola ed infastidito. Vi starete chiedendo, “perchè mai il mio micio si sente infastidito da me”?
È difficile per noi da comprendere, ma ricordiamo che il gatto ha un modo diverso di comunicare: per noi le coccole sono un modo per esprimere affetto; per lui, ad un certo punto, diventano una sorta di costrizione. In sostanza, deve essere lui a decidere quanto e per quanto tempo essere coccolato.

2) “Basta così!”: sappiamo bene che è il nostro micio a decidere quando interagire con noi e che non possiamo costringere un gatto a fare qualcosa che non vuole. Semplicemente – e io credo che sia la teoria più attendibile – al gatto non va più di essere accarezzato e ce lo fa capire con un morsetto. È il suo modo per dire: “basta così”! 

3) Fisiologia del gatto: per tutta la lunghezza del corpo, il gatto ha dei ricettori tattili molto sensibili; se questi vengono sovrastimolati, Micio percepirà una sensazione di fastidio e, dato che la fonte di questa spiacevole sensazione, proviene dalle vostre coccole, morderà per farvi smettere.

A prescindere da questo aspetto, alcuni gatti non amano essere toccati in alcune parti del corpo. Alcune zone del corpo, come la pancia, l’attaccatura della coda ed il collo, sono i loro punti deboli, sono quelli che i gatti “avversari” prendono di mira durante la lotta. Toccarlo in queste zone può scatenare la sua aggressività.

4) Infanzia del micio: come per tutti gli esseri viventi, l’infanzia è il momento della vita in cui il gatto apprende dalla mamma tutto ciò che c’è da sapere. I gatti strappati troppo presto alla mamma, non hanno avuto modo di imparare molte cose: alcuni non sono in grado di fare le fusa, altri non hanno imparato che durante il gioco si devono ritrarre gli artigli e non mordere.

In altri casi, invece, la colpa è nostra: tendiamo a giocare con i gattini usando le mani, comportamento sbagliatissimo! Il gatto, così, si abitua fin da cucciolo e crede che si tratti di un gioco che gli è concesso fare. Qui qualche utile consiglio per scoraggiare questo comportamento.

QUI ALCUNI CONSIGLI SU COME ACCAREZZARE IL GATTO!

In realtà, se osservassimo bene Micio, ci renderemmo conto che in ogni momento prova a comunicarci qualcosa. I gatti, come detto, comunicano principalmente con il linguaggio del corpo. Quando è stufo delle carezze ve lo farà capire appiattendo le orecchie, dilatando le pupille e muovendo la coda con movimenti brevi, secchi e ritmati. Potremmo, quindi, evitare che ci morda o che diventi aggressivo, osservandolo e non ostinandoci a continuare ad accarezzarlo anche se abbiamo notato che si è scocciato.